Da tempo su SdF le recensioni avevano perso senso, poiché le uscite erano trimestrali… non credo che, nella marea di segnalazioni e articoli che girano in rete sia il caso di riportarle regolarmente, ma in vista di agosto credo che qualceh consiglio da portare in valigia, o da leggersi a casa prima di partire, possa ricreare la bellezza delle nostre vacanze da ragazzini…
Stendetevi all’onbra, allacontrora, e provate questi (la scelta di di queste segnalazioniè pensata per stimolarvi alla varietà)
RACCONTI
ANIMALI DOMESTICI
di Bianca Bagnarelli
Coconino
Qui gioco facile, Bianca Bagnarelli mi piace sempre e da sempre. E amo i racconti brevi.
Finalmente qui sono raccolti gli short fatti per Delebile e per molte altre occasioni. Storie che possono ricordare lo stile di Carver, brevi e spesso un po’ sospese, alcune inquietanti, altre che possiamo aver vissuto quasi senza accorgercene.
Volete tenerle per i momenti di piccole pause, di vuoti? Il rischio è che siano come ciliegie e, una volta iniziati vi preciptate verso la fine. Ma poi , tanto, li potete riguardarem perché senza dubbio siamo davanti a una narrazione visiva.
TESTO
ZACKY E GLI ALTRI
GIPI
La nave di Teseo
Un libro senza figure. Senza nemmeno un disegno in copertina (solo un disegno sulla sabbia)
Alice non sarebbe d’accordo, un libro senza figure è noioso… ma Zacky non è un libro per bambine che inseguono conigli bianchi.
Gipi dal 2018 segue l’idea di questo libro, dieci anni dopo aver pubblicato LMVDM… quando è tornato a fatica a fare fumetti, dopo anni di silenzio e un film. Zacky è figlio di LMVDM e dei 3 o 4 anni successivi. È un fiume di parole che racconta la storia da un altro punto di vist, in cui anche il protagonista è diverso, è come un gemello sfigato dell’altro, un gemello più ossessivo.
Gianni si era dato spesso a leggere il suo fumetto, LMVDM, presentdolo su palchi e teatrini. Zacky mi sembra un po’ questa aver liberato la voce.
Se le parti ossessive lo sono e si ripetono, e alla fine disturbano e persino annoiano per ripetutività, fanno solo il loro dovere espressivo. Ci fanno capire.
E nel leggere, noi lettori di Gipi, vediamo quei personaggi, quegli spazi, quei dialoghi, come fossero disegnati e come grandi nuvolette.
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CLASSICO E NUOVO
NELLA MUSICA DEL VENO (VOL. 1 E 2)
GIOVANNI ROBUSTELLI E MARCO STEINER
Cong
Volevo parlarne da tempo, avevo aspettato il secondo volume, poi.. ecco l’occasione.
Questi due volumi ripropongono a fumetti (dovremmo dire graphic novel) un romanzo già edito di Marco Steiner. Credo che questa volt il periglioso passaggio da testo a fumetto sia andato bene, abbia persino guadagnto nel clima della stria. Per due motivi, certamente. Il primo è che lo scrittore è lo stesso, è lui che rielabora il suo testo per adattarlo a una narrazione disegnata, e questo gli permette un’operazione sempre molto sana per gli scirttori, limare, sintetizzare, togliere. Il suo è un linguaggio asciutto in partenza, ma che talvolta si fa trascinare da aloni romantici. Qui è accaduta l’operazione inversa a quando un giovane Marco Steiner, portò in romazo i fumetti di Pratt… la Ballata!
Questa volta gioca di suo e lo fa assieme a un disegnatore che gli si intona, un disegnatore che non è un fumettista, ma piuttosto un pittore.
Questo è il secondo motivo della risucita.
Insieme compongono un’avventura moderna di stile, ma classica per ambientazione e gusto storico dell’avventura, che però si allontana dalla narrazione a fumetti che ci si aspetterebbe da Steiner, dal racconto e dalla Cong. Riprendono e fanno loro una narrazione da graphic novel, più distaccata, e la intersecano con spazi respirati da Pratt, ma che ne sono completamente indipendenti.
Credo perciò che sia un fumetto che funge da ponte tra i lettori tradizionali di fumetto, e quelli che invece nel graphic novel hanno trovato la scrittura fluida dove parole e disegni sono un nuovo alfabeto.
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AUTOBIOGRAFIA E MEMORIA
BABBO DOVE SEI?
FRANCESCA GHERMANDI
CANICOLA
Francesca Ghermandi ha da sempre, dai suoi esordi, un disegno gommoso, espressivo e perfetto. Un’autrice uscita da Eta Beta in strade nuove e raffinate e spesso espresse in storie senza parole.
I suoi lavori, ironici, lunari, deformati richiedono di norma una precisione nel segno, vagamente affine in questo a Jacovitti, che dichiarano la lucidità del suo lavoro.
Francesca ha un udito leggero, può isolarsi dal mondo quando vuole, immagino mentre disegna, e questo la fa entrare in pieno nei suoi mondi creati exnovo.
Questa volta l’idea del libro è venuta all’editor, una proposta (non è raro questo, è accaduto un po’ a Gipi in un’occasione, e Manzoni è stato suggerito a Paolo Bacilieri…) Ebbene, questa volta la stranezza era che le si è suggerita una parziale autobiografia… parlare del padre, che non è solo il padre della fumettista, ma un importante scultore.
Personalmente sento moltissima affinità ttra alcune sue sculture e il fumetto della figlia. Lo trovo emozionante.
Francesca però nel libro parlerà più del padre che dell’artista, esplorando foto e ricordi di foto comparse.
Il fumetto è ua ricostruzione, o meglio ancora un progetto di ricostruzione. Quesi disegni sono degli “schizzi” degli incompiuti, rispettto al segno a cui Ghermandi di ha abituati. Ma infattinon devono rendere veri mondi inventati, ma ricostruire memorie, che per loro natura sono confuse, istintive e sentimentali.
Un bel libro e anche un bello studio sul significato del segno all’interno della narrazione.
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Per finire uno spazio pubblicitario e un libro che serve anche come stimolo a disegnare e sperimentare il fumetto con i bambini e ragazzi.
SUL NOSTRO SITO
MANUALI DI FUMETTO
da leggere e per disegnare e fare
di Laura Scarpa
fino ai 10 anni
e per ragazzi. dai 12 in su
I consigli di lettura sono sempre graditissimi, grazie!🙂